Nokia Lumia sold-out, il cambiamento viene dal nord – Wired.it

Nokia Lumia sold-out, il cambiamento viene dal nord

Sembrava impossibile, invece è successo. In Olanda e Germania durante il mese di dicembre Nokia ha ritrovato il sorriso, facendo socchiudere e storcere le labbra a Cupertino

04 gennaio 2012 di Giuditta Mosca

Kpn, carrier telefonico olandese di primaria importanza, conferma che sul mercato locale il gioiellino di casa Nokia è in cima alle vendite dal 6 dicembre, data in cui ha superato l’ iPhone 4S nero, da 16 GB. Stessa sorte in Germania, almeno stando ai dati forniti dall’operatore telefonico O2; per T-Mobile lo svedese è invece sesto, in una classifica alternativa capitanata da Apple e Samsung. In Inghilterra il picco di vendite è stato tale che, già dalla fine di novembre, gli operatori hanno fatto fatica a rifornirsi e, in più di un’occasione, i clienti hanno dovuto attendere prima di poter acquistare lo smartphone.

Se è vero che quella natalizia è una finestra che si apre su un mercato isterico, è pure vero che è proprio a Natale che si cerca di realizzare i propri desideri o quelli dei nostri cari: nelle prossime settimane possono cambiare i numeri, ma non le preferenze. Gli operatori telefonici sono in genere restii a fornire numeri, si limitano a stilare classifiche dei prodotti più venduti e dovremmo attendere ancora qualche giorno prima di avere i risultati registrati in Italia ma c’è da attendersi di trovare il gioiellino svedese nelle primissime posizioni.

I dati a disposizione non contemplano la possibilità che gli iDevice subiscano battute d’arresto. Secondo un’analisi della Morgan Stanley il 2012 sarà un’annata record per Cupertino che potrebbe vendere nel mondo 190milioni di iPhone e 80milioni di iPad (a conti fatti, il 2011 dovrebbe essersi chiuso con un totale di vendite pari a 90milioni di melafonini e 25milioni di tavolette). Eliminato il pericolo Rim (se di pericolo si può parlare) con il sistema operativo BBX e i nuovi chipset, che vedranno la luce solo durante la seconda metà di quest’anno, i sonni tranquilli di Cupertino possono essere turbati solo da un’eventuale scalata di Nokia, ad opera di  Microsoft.

Due settimane fa, stando ai rumor, l’operazione di acquisto era già in uno stato avanzato, a fronte del quale circolavano anche indiscrezioni economiche: sarebbero 19, i miliardi di dollari che da Redmond sono pronti a mettere sul piatto. I vertici Nokia, dal canto loro, hanno però smentito ogni voce. In ogni caso, anche se l’affare andasse in porto, ci vorrà del tempo prima che i nuovi prodotti Nokia possano insidiare il best-seller della mobilità.

L’iPhone, come del resto tutti gli iCosi, hanno dalla loro il vantaggio di essere uno status symbol, beneficio che ancora non riguarda nessuno dei prodotti della concorrenza. Ecco perché sarà difficile – almeno sul breve periodo – scalzare in modo permanente i prodotti di Cupertino dal podio, nonostante il prezzo sia generalmente più alto degli smartphone (e tablet) dei competitor.

Anche in questo caso c’è un “se” e un “ma”: cresce sempre di più la dicotomia tra smartphone e social network, scopo principe per il quale i giovani (e non solo) si dotano di device mobili. La partita tra Apple e i competitor si giocherà soprattutto in quest’area.

 

Chi riuscirà a rendere le esperienze social più fruibili, conquisterà quote di mercato. Un segnale d’allarme suona già, ma è ancora troppo remoto per fare imbracciare i fucili: durante gli ultimi mesi sono stati 58,3 milioni in media gli utenti che si sono affacciati ai balconi virtuali con Android, contro i 57,4milioni che lo hanno fatto con terminali iOS. Trend che, negli ultimi giorni e per quanto riguarda gli accessi a Facebook, ha subito un’inversione di tendenza. Subito dopo Natale, secondo le stime di Enders Analysis, 100milioni di persone hanno eseguito un accesso alla piattaforma social da iOS, contro gli 87,7 milioni che lo hanno fatto da Android. (Per la cronaca vanno considerati anche i 48,3milioni di utenti RIM e 1,1 milioni di utenti dell’ormai quasi rassegnato Nokia Symbian).

Siamo già abituati a sentire voci riguardanti i papabili anti-iPhone, etichetta con la quale si sono presentati sul mercato, ad esempio, il Nexus One o il Kindle Fire. Nessuno dei due – anche se con fortune alterne – è però riuscito ad impensierire a lungo i vertici di Cupertino i quali, da quell’ormai lontano luglio del 2008, data in cui l’iPhone 3G ha fatto il proprio trionfale ingresso sul mercato, non ha mai conosciuto un rivale degno di tale nome.

Photo credits: Simon Dawson/Bloomberg via Getty Images