La batteria dura poco? Colpa delle app – Wired.it

L’icona della batteria del tuo smartphone scende velocemente come il livello di una Red Bull in una serata sovreccitata? Probabilmente la colpa è delle appche hai installato, anche di quelle che non usi. 

Lo ha scoperto un team di ricercatori della Purdue University, che ha condotto uno studio su come le app influiscono sui dispositivi Android, utilizzando un tool che misura l’energia consumata. Le applicazioni agiscono su certi componenti del device ogni volta che le chiamiamo in causa. Instagram fa lavorare la fotocamera, altri mettono in moto il gps, o il processore, eccetera. 

Fin qui tutto bene. Ma quelli della Purdue hanno scovato nei codici di alcune app degli errori diprogrammazione che non permettono di chiudere correttamente le app quando in teoria avremmo finito di utilizzarle. Li chiamano no-sleepenergybugs. Ecco l’ abstract della ricerca, dove si parla anche dell’energia che viene risucchiata dalle app free contenenti pubblicità, da un gioco come AngryBirds e dalle app con connessione 3G. 

Mentre un pc può permettersi di mantenere ‘svegli’ diversi programmi contemporaneamente, gli smartphone cercano sempre di andare in sleep mode per preservare la batteria. Ma queste app non riescono a “spegnersi” e la durata della batteria ne risente. 

Ma quali sono le applicazioni mangiabatteria? Una è quella preinstallata di Facebook per Android, un’altra è il programma di email nativo di Google, che oltretutto includere anche un sistema per… risparmiare batteria. Ma anche K9Mail, un’alternativa alla app nativa per gestire i messaggi.   

I ricercatori dichiarano che il problema è ben noto ai produttori e che la loro ricerca può essere applicata anche ai dispositivi iOs e Windows Phone con i medesimi risultati. 

Al di là dei bug, comunque, è evitare l’apertura di troppe app contemporaneamente. E la migliore arma per combattere il verme solitario che si divora gli ioni di litio resta il controllo periodico dei setting del tablet o dello smartphone.