Wine, i programmi Windows arrivano su Android – Wired.it

Wine, i programmi Windows arrivano su Android

Il software Linux per eseguire i programmi Windows sbarca su Android in una demo acerba, ma che rivela un potenziale pericolo per Microsoft

11 febbraio 2013 di Lorenzo Longhitano

 

Chi utilizza Linux probabilmente conoscerà già Wine: si tratta di un’applicazione che fa da anello di congiunzione tra il mondo del pinguino e il più utilizzato sistema operativo del mondo. Con Wine è possibile eseguire numerosi software pensati per Windows in ambiente Linux, ma tra poco l’orizzonte di utilizzo dell’applicazione potrebbe ampliarsi fino a comprendere i dispositivi Android. 

Questo weekend, infatti, nella cornice del Fosdem di Bruxelles che si sta tenendo in questi giorni, il padre del progetto Wine Alexandre Julliard ha mostrato la sua creatura in funzione sul sistema operativo di Google. L’applicazione è ancora troppo lenta e instabile, la demo l’ha evidenziato chiaramente. Ma trattandosi di una release preliminare, dal futuro ci si può aspettare molto. 

Julliard ha aggiunto che per quel che riguarda lo sviluppo non c’è una roadmap con riferimenti temporali precisi, ma una condizione che potrebbe accelerare il processo è il successo delle cpu Intel nel mercato dei tablet del robottino verde. La versione mostrata di Wine per Android è pensata infatti per processori Arm, completamente diversi da quelli dell’azienda californiana. Una versione per chip x86 come gli Intel, invece, sarebbe più compatibile con i programmi Windows e in più vedrebbe CodeWeavers, principale supporter finanziario di Wine, molto più interessata a spingerne lo sviluppo. 

Una volta giunti a un buon livello di compatibilità e velocità, i dispositivi Android potrebbero trovarsi conun inaspettato asso nella manica: la capacità di eseguire software pensato per il sistema operativo di Redmond, ovvero la stessa identica scommessa sulla quale Microsoft ha iniziato a puntare con Surface e con i tablet e gli ibridi basati su Windows 8. Se si tratterà di ordinaria amministrazione o di unascossa di terremoto per gli equilibri del mondo dei tablet sarà il tempo a dirlo: non resta che attendere le prossime mosse dei protagonisti coinvolti.